La decorazione del salotto di Susanna è invece meno articolata perché gli angoli della volta sono semplicemente ornati con grottesche. Il ciclo si sviluppa su cinque scene tratte dalla storia del libro di Daniele che mostrano sostanzialmente tutta la vicenda biblica della donna. Un giorno Susanna, una giovane donna ebrea, viene notata da due vecchi che riescono a introdursi nel suo giardino sorprendendola mentre fa il bagno e che tentano di abusare di lei attraverso un espediente: gli anziani erano stati infatti eletti giudici dalla comunità ebraica esule a Babilonia e minacciano di ricattarla se la giovane non si fosse concessa a loro.
Al rifiuto di Susanna la donna viene accusata ingiustamente di adulterio e subisce un processo pubblico in tribunale dove viene riconosciuta colpevole e condannata a morte mediante lapidazione. Ma proprio mentre viene espressa la condanna il giovane Daniele si erge a paladino della giustizia andando a interrogare personalmente i due calunniatori facendone così emergere l’inganno. A seguito degli eventi la reputazione di Susanna viene restituita all’onore e la fama di Daniele cresce fra il popolo tanto che in breve tempo la sua figura verrà riconosciuta come quella di un profeta.
la maestria dei fratelli calvi
I Calvi raffigurano quindi la storia partendo dal lato sud con la raffigurazione di Susanna che si reca nel giardino insieme alle ancelle, mentre al centro della volta è presente il momento saliente dell’Incontro tra Susanna e i due vecchi. Gli altri tre riquadri rappresentano l’entrata in scena del profeta Daniele che prima sostiene l’Innocenza di Susanna dall’accusa, poi effettua l’Interrogatorio degli anziani e infine assiste alla Condanna a morte dei vecchi da parte del popolo.
Sia il salotto di Susanna che quello di Ester sono attribuibili alla mano di Benedetto Calvi, artista meno noto del fratello Lazzaro ma comunque importante sulla scena artistica genovese per via del gusto manierista e della ripresa dello stile dei primi affreschi di Luca Cambiaso.