La decorazione a tema biblico del primo piano nobile si chiude con la sala del lato nord del palazzo dove i Calvi proseguono con la narrazione dell’Antico Testamento andando a raffigurare al centro la scena di Mosè che fa scaturire l’acqua dalla rupe.
In questa scena l’affresco riprende fedelmente il testo del libro dell’Esodo al capitolo 17 in cui viene descritta con queste parole: “Tutta la comunità degli Israeliti levò l’accampamento dal deserto di Sin, secondo l’ordine che il Signore dava di tappa in tappa, e si accampò a Refidim.
Ma non c’era acqua da bere per il popolo. Il popolo protestò contro Mosè: «Dateci acqua da bere!». Mosè disse loro: «Perché protestate con me? Perché mettete alla prova il Signore?». In quel luogo dunque il popolo soffriva la sete per mancanza di acqua; il popolo mormorò contro Mosè e disse: «Perché ci hai fatti uscire dall’Egitto per far morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?».
Allora Mosè invocò l’aiuto del Signore, dicendo: «Che farò io per questo popolo? Ancora un poco e mi lapideranno!». Il Signore disse a Mosè: «Passa davanti al popolo e prendi con te alcuni anziani di Israele. Prendi in mano il bastone con cui hai percosso il Nilo, e và! Ecco, io starò davanti a te sulla roccia, sull’Oreb; tu batterai sulla roccia: ne uscirà acqua e il popolo berrà». Mosè così fece sotto gli occhi degli anziani d’Israele”.
Una piccola cappella "quasi" nascosta
A fianco della scena principale sono poi presenti altri episodi biblici che però sono scollegati dall’episodio principale, come la scena di Abramo con i tre angeli e quella del Sogno di Giacobbe.
La sala è poi ingentilita dalla presenza di un “pregadio”, un altare a scomparsa che permetteva alla famiglia di poter celebrare le proprie ricorrenze negli spazi del proprio palazzo.